mercoledì 28 gennaio 2009

Runner

E poi viene un giorno che inciampi. Dopo tutto quel correre a perdifiato, verso un te stesso migliore, inciampi, e non sai se te lo meriti o no. Non ti interessa, ma ti fa male e sei confuso. Magari non è neanche che sei inciampato, è il mondo che ti ha fatto lo sgambetto. Magari; ma non ti interessa, fa male e sei confuso. Però qualcuno dirà peccato, non hai saputo veder l'ostacolo, e ti ricorderà di qualcuno che non è inciampato in quel punto. E ti sembrerà bruciare, perchè tu correvi e pensavi di saperlo fare bene. Conterà qualcosa tutta la strada che hai fatto finora? Ma ti fa male, sei confuso, e forse non ti interessa. Certo ti rimetterai a correre. Se hai una fortuna, è che qualcuno ti ha detto che ogni tanto si cade, e per fortuna. Quel qualcuno magari sono anche solo io. Ma non ti interessa, sei confuso; e poi fa male. Magari tratti anche male chi ti passa di fianco, ma ti fa male, sei confuso!

Però cazzo. Che bell'albero che c'è li nel campo di granturco mietuto. Non lo notavi perchè non ti fermavi mai. Proprio bello. Ti vai a sdraiare li sotto. Guardi il panorama. Non corri, gli altri si. Non ti interessa. Ti fa male. Sei confuso.

Però che bella brezza. E che bel tramonto. Te li puoi godere solo da fermo, qui sdraiato sotto l'albero. E quanta strada che hai fatto. Meno male che sei inciampato, ormai ti sembrava solo un lavoraccio tutto quel correre. Da fermi, ogni tanto si vedono belle cose. Chi è quella? Una massa di capelli lunghi ondeggia sulla strada. Va piano, non si affanna, è carina.

Ti interessa. Non ti fa più male. Sei perfettamente lucido.

Ti rimetti a correre.